martedì 26 febbraio 2013

Quando una donna si ammala

Succede che arriva quando senti già l'odore della primavera nell'aria, pensi che sei una roccia, che hai resistito anche quest'inverno, che mentre gli altri cadevano come birilli tu continuavi ogni domenica allegramente ad uscire, convinta di avere un sistema immunitario molto simile ai 300 Spartani che combatterono stoicamente per la loro Patria.
Poi anche gli Spartani furono fottuti.
Quindi ho passato l’ultima settimana a letto, in preda ad un’influenza spossante, infida, viscida, preda di un febbrone che nei picchi più alti mi ha spaventato, fatto sentire le voci, convinto di non guarire più e lasciare Ciocio a crescere con Marito Vigile, con scenari apocalittici di tredicenne sul divano, pancia all’aria e rutto libero…
Ovviamente da brava donna quale sono, riesco ad ammalarmi nella settimana più importante dell’anno.
In ordine cronologico ho perso:

  • Riunione preliminare di inizio corso,corso che presto seguirò
  • La mia squadra del cuore che ha giocato contro lo squadrone della morte, e contro ogni previsione li batte clamorosamente.
  • Attesissima finale di noto reality show che verte su una pratica a me oscura nella pratica ma dove teorizzo peggio di Aristotele: la cucina
  • Il mercato della settimana nel mio paesino, dove fanno un ottimo pollo arrosto
  • Carnevale dei bambini nel paesino di NonnA, dove ovviamente Ciocio ha presenziato con i Nonni, e dove pare abbia mangiato fette di torta come fosse a digiuno da mesi e bevuto acqua, cosa che mi auguro.
  • Le elezioni politiche
  • Causa invece insonnia febbrile, la Notte degli Oscar non l'ho persa

In tutto questo Marito Vigile pare che abbia sempre saputo dov’era suo figlio, lo abbia sempre vestito adeguatamente e coperto con ameni suppellettili prima di uscire (sciarpa e cappello), si sia sempre ricordato di portarlo alla nonnA prima di andare a lavoro e di prenderlo per riportarlo a casa, abbia giocato con lui rigorosamente senza giocattoli perchè "quando ero bimbo io si giocava per strada, mica ce l'avevo tutta questa roba...",lo abbia fatto addormentare ogni sera per sette sere nel suo lettino,si sia alzato per ogni pianto,si sia sempre ricordato di comprare il latte.
Il pane no,quello proprio non gli entra…
La tempesta è passata, si riparte. Pare domani ci sarà pane fresco in casa….

2 commenti:

  1. Nella sfiga consolati: il Marito Vigile si è dimostrato più che all'altezza. E' un gran risultato. ;)

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    1. Hai ragione Sara...talmente bravo che alla fine si è ammalato lui... :-(

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