giovedì 14 febbraio 2013

Maternità (molto) facoltativa

14/02/2013

Non metto più piede in un ufficio,come quella che ci lavora, nell’ufficio,da esattamente 30 giorni prima della nascita di Ciocio. Ciocio ha 21 mesi. E un giorno.
Dopo un piccolo rinfresco salutai colleghi e amici e con il mio enorme pancione tornai a casa. Convinta che finalmente mi sarei riposata,ancora più convinta che avrei nuovamente varcato la soglia del mio ufficio dopo alcuni mesi e alcuni chili meno.
Non mi sono sbagliata tanto in vita mia. Fortunatamente non sui chili in meno.
Da quel giorno non mi sono più riposata e non ho più varcato la porta del mio ufficio. Perché l’ufficio non esiste più, per decisione della Sede per cui una volta  lavoravo.
Di cosa mi occupavo? Ironia della sorte, di selezione personale. Quindi i compagni delle mie giornate erano disoccupati in cerca di lavoro e clienti che all’occorrenza telefonavano chiedendo un operaio specializzato nell’utilizzo di una motopala a ioni solari con relativo patentino Z entro 24 ore oppure della classica impiegata massimo 23 anni con cinque anni di esperienza, preferibilmente in mobilità e senza ovaie, per un apprendistato,grazie.
Adesso mi trovo dall’altra parte della barricata, ad inviare cv e aspettare una telefonata che,per adesso, non è ancora arrivata.
Cosa ho fatto nel frattempo?? Bé, vediamo…la mamma.
E se credete che sia più rilassante passare una giornata con tale Ciocio,21 mesi,12 kg per  86 cm circa (sono una madre snaturata, non lo misuro mai),piuttosto che stare tutto il giorno al telefono con i clienti sopracitati,con dipendenti scontenti o disoccupati inferociti, le cose sono due.
O non avete figli e quindi siete giustificati dal formulare questi pensieri ridicoli, o se li avete riuscite a trovare il tempo per rilassarvi, per il vostro compagno o compagna, per voi stessi.
E in quest’ultimo caso, per favore,mi dite come fate?

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